NoLo, brand o quartiere?
A Milano esiste un quartiere il cui nome è stato dato a tavolino da uno studio di design e architettura. Si narra che in un locale di New York, qualche anno fa, nacque l’idea di NoLo, quartiere che indica in maniera approssimativa la zona a Nord di Loreto e che include l’area tra Greco, Turro e Casoretto. La zona fino alla fine dell’ottocento era aperta campagna e non faceva nemmeno parte del comune di Milano.
Attraverso l’idea accattivante di renderlo, sulla scia di Soho, la nuova area hipster e creativa della città, il nome NoLo ha preso piede velocemente attraverso il passaparola, tanto da essere utilizzato anche dal Comune stesso.
Un'operazione di marketing
In sostanza si è trattato di un’operazione di marketing a costo zero. Non esiste di fatto un piano di riqualificazione della zona, dove tutto avviene in maniera abbastanza spontanea.
La multiculturalità dell’area è data dalla presenza massiccia di extracomunitari (soprattutto nella Zona di Viale Monza, Viale Padova e Palmanova), che si sono ritagliati spazi nel quartiere ai margini della città, grazie ai costi bassi degli affitti. La cosa interessante di NoLo è il mix di stili architettonici che si possono trovare. Dai palazzi decadenti allo stile liberty fino all’eccentrico Castello di Turro (o Palazzo di Pietra), costruito nel 1910 in stile Medievale.
Il valore degli immobili
Questo comporta scostamenti importanti nel valore degli immobili a seconda dell’ubicazione degli stessi. Si passa da zone assolutamente tranquille ad altre dove sarebbero da attuare concreti piani di riqualificazione. Un po’ come è avvenuto all’Isola, esempio più recente di rimessa a lustro di un quartiere, che è passata da zona poco raccomandabile ad area cool della città nel giro di pochi anni.
E questa è forse la caratteristica che più evidenzia la stranezza di questo “non quartiere”, che vede inclusa in una stessa area, una zona troppo vasta e variegata della città, che necessita ancora di tempo per assumere una forma più definita. E seguendo la sua origine, verrebbe da dire che forse basterà un po’ di fantasia per realizzarla.