Cascina Boscaiola, da tenuta di caccia a palazzo d’epoca
“Cascina Boscaiola”, “Cascina della Boscaiola”, o anche “Cascina Boscarola” è il nome dell’ultimo casino di caccia o villino di campagna risalente al Quattrocento e giunto fino a noi.
In quel periodo la zona di piazzale Maciachini, tra via Edoardo Porro e viale Enrico Jenner, era un’area boschiva attraversata da ruscelli e ricca di cacciagione.
Un luogo perfetto per le famiglie legate alla Signoria milanese – i Visconti prima e gli Sforza poi – per trascorrervi periodi di villeggiatura.
Alcuni elementi della facciata, i frammenti di affreschi, la struttura architettonica e la disposizione interna fanno pensare a un’opera edificata attorno al Quattrocento dalle maestranze quattrocentesche di committenza viscontea e sforzesca.
La struttura potrebbe essere una porzione di un complesso più ampio. L’origine signorile è attestata dalle finestre archiacute decorate in cotto. Nel corso del Novecento, con l’espansione industriale, la zona è stata quasi completamente ridisegnata. Pesanti modifiche ne hanno talvolta stravolto l’impianto urbanistico originario.
Cascina Boscaiola ha resistito arrivando fino ai nostri giorni. Restaurata a più riprese.
Nel 1967 il restauro conservativo ad opera dell’architetto Vittore Lattuada ha riportato alla luce i frammenti di affreschi, gli elementi architettonici e decorativi riconducibili al periodo storico della costruzione. Sono state queste caratteristiche a destare l’interesse della soprintendenza del Castello Sforzesco di Milano.
Lo studio, guidato da Claudio Salsi, ha permesso di legare la storia della Cascina alla famiglia degli Aicardi, molto vicino agli Sforza. Complici due lettere e i soggetti di due affreschi sul muro esterno della facciata.
Si tratta (fonte Wikipedia) di “un alveare e un giglio inseriti in riquadri che simulano delle nicchie a trompe l’oeil“, che mostrano un “favo posato su un tavolo e circondato da frasche per difenderlo dai predatori, accompagnato dal motto “Per meo merito”“.
Il magnifico edificio Quattrocentesco è oggi tra quelli trattati dal team di Assi&Partners. Abbiamo chiesto a Riccardo Assi, fondatore e CEO, di raccontarci cosa significa potersi occupare di immobili storici di questo valore per la città.
“Quando abbiamo l’opportunità di trattare immobili di questo spessore storico – spiega Assi – respiriamo la storia dell’intera zona nel contesto di Milano e ne leggiamo l’evoluzione. Ci rendiamo conto di avere l’opportunità di entrare in contatto con chi dell’edificio ricerca e apprezza le peculiarità e le caratteristiche artistiche”.
“Nel caso di Cascina Boscaiola – prosegue Assi – è stato appassionante approfondire le ricerche e scoprire tasselli di storia da descrivere al cliente. Persone che amano il contesto e vogliono essere parte della sua evoluzione”.
“Uno dei primi cantieri che abbiamo avuto modo di gestire, agli inizi degli anni Duemila, è stato in viale Lancetti, in questa zona – conclude il fondatore di Assi&Partners – tornarvi per trattare la Cascina Boscaiola mi fa tornare indietro nel tempo regalandomi uno sguardo sulla futura crescita dell’area”.