Il Grattacielo di Milano
Il Grattacielo di Milano, dai più conosciuto come Torre Breda, si trova all’angolo tra Via Vittor Pisani e Piazza della Repubblica a Milano.
Nel 1950 la Società Committente, fondata dall’Ing. Pio Capelli, promosse un concorso di idee. Una volta scelti gli Studi degli Architetti Soncini e Mattioni, furono necessari due anni per ottenere la licenza edilizia.
Si trattava di superare le concezioni che vincolavano la progettazione all’”aulica simmetria volumetrica” della piazza a favore di una tra le prime “opere ardite” costruite in Europa.
L’idea era di aumentare l’area adibita a parcheggio, evitare cortili angusti e bui cavedi, a favore di volumi più moderni e aperti. Si voleva progettare un centro residenziale moderno e signorile che avesse servizi d’avanguardia curati nei minimi dettagli. Nel capitolato dell’epoca vengono ricordati, tra gli altri:
- 10 ascensori a corrente continua velocissimi e con fermata dolce e silenziosa
- impianto di riscaldamento e raffrescamento a pannelli radianti a soffitto
- impianto di condizionamento e climatizzazione con aria filtrata umidificata in inverno e deumidificata in estate
- celle frigorifere per pellicce e rifugio antiaereo
- impianto di estinzione automatica a pioggia degli incendi
- impianto di posta pneumatica con collegamenti dall’ufficio postale cittadino a quello interno per lo smistamento negli appartamenti
- impianto di telescriventi collegato con la rete telegrafica statale.
E ancora, orologi elettrici, antenne televisive, parafulmine radioattivo, banca, ufficio viaggi e turismo e anche il bar e una piscina sulla terrazza.
Da un lato l’architettura attenta degli ingegneri italiani, dall’altro la tecnica costruttiva americana che garantiva ogni genere di comfort.
Nei documenti storici si trova testimonianza della scelta di unire le migliori prestazioni tecniche con la massima economia di gestione. Già allora, quindi, grande attenzione alla sostenibilità, quando ancora nessuno ne parlava o scriveva.
Opportuni accorgimenti tecnici infatti consentivano minime dispersioni e il massimo recupero di energia, sia elettrica che termica. Tutti gli impianti erano già pensati per avviarsi e fermarsi automaticamente, richiedendo un minimo intervento umano per i controlli di manutenzione.
L’edificio occupa un’area di 1400 mq e ha 34 piani ripartiti tra sotterranei – per i parcheggi e gli impianti, magazzini e cantine – un piano terra destinato ai negozi, 11 piani per uffici e 17 per le abitazioni, con 3 piani nella torretta apicale pensati per abitazioni, ma anche uffici o stazioni radio/tv, telefoniche o metereologiche.
Dai vari piani del grattacielo si gode di una vista spettacolare sulle Alpi e gli Appennini, ma anche su quel profilo urbano in costante mutamento che rende le albe e i tramonti un incontro memorabile.
Foto copertina: fabledesign.it
Si ringrazia edenmilano per la concessione.