VIA BALZARETTI: IL DESIGN APERTO A TUTTI
Ne avete sentito parlare? Durante la Milano Design Week via Balzaretti, zona Città Studi, ha lasciato il segno.
Città aperta e all’avanguardia nel DNA, Milano dopo Expo ha collezionato una serie continua di interventi per valorizzare l’urbanistica e migliorare il rapporto dei cittadini con l’arte e la cultura.
L’ultima frontiera è proprio rappresentata dalla strada milanese diventata un’opera d’arte a cielo aperto con le facciate delle palazzine liberty tinteggiate a colori vivaci e con immagini che richiamano l’architettura creola francese della città principale della Louisiana: da New Orleans.
L’installazione permanente originaria è opera e sede della prestigiosa rivista Toiletpaper, il progetto editoriale fondato nel 2010 da Maurizio Cattelan e Pierpaolo Ferrari.
Dopo l’edificio decorato con i rossetti rossi, il primo a diventare meta per turisti e visitatori curiosi, è la volta di altri due palazzi, coperti di gigli l’uno e di trombe jazz l’altro. Le immagini che contraddistinguono il magazine escono dalle pagine patinate per diventare colore puro sulle facciate sotto il cielo di Milano.
L’idea che ha contagiato i proprietari dei palazzi vicini è stata intitolata Toiletpaper Street dreamed with Organics by Red Bull e ha trasformato la via in un’arena dedicata al design con un palinsesto ricchissimo che ha intrattenuto per tre sere di fila astanti e invitati.
Obiettivo: espandere l’estetica e gli eccezionali dettagli di colore dalla carta alle facciate, restituendo a Milano un’esperienza immersiva dalle dimensioni inaspettate.
Le nuove grafiche accese di via Balzaretti – Trumpets, Flower with Holes e Roses – realizzate in collaborazione con lo studio di architettura All Out Lab dai decoratori Maura Boldi, Alessandra Didone, Federica Ghio, Angelo e Alberto Pennocchio sono diventate il simbolo diffuso dell’energia creativa di Milano dopo il rinato Fuorisalone 2022.
Una “folle trasformazione”, come l’ha definita lo stesso Ferrari che ha ricordato su ELLEDECOR quanto sia “bello poter comunicare con le persone anche senza essere presenti”.
E dietro il progetto la leggerezza che contraddistingue ToiletPaper e che l’ha resa uno dei magazine di maggior successo nel panorama editoriale internazionale.
Foto copertina di Andrea Cherchi @andreacherchi_foto
II foto @susyduke
III foto @m.giaggia