Metropolitana Milanese: che storia!
La metropolitana milanese rappresenta per la città l’ossatura sotterranea della rete dei trasporti pubblici. La sua storia ha origini lontane ed è sempre in evoluzione.
L’altra Fabbrica del Duomo? Un cantiere per continuare a innovare. Per questo è la linea metropolitana più lunga d’Italia e la nona in Europa. Quella più vecchia resta l’underground o tube di Londra con il sistema di trasporto più antico del mondo. La sua inaugurazione avvenne il 10 gennaio 1863, con locomotive a vapore.
Qualche numero: 4 linee, 96,8 km di percorso, a cui se ne aggiungeranno altri 15 con la linea Blu o M4, 166 treni, 113 stazioni, un passaggio di circa 1.390.000 passeggeri al giorno (Carta Mobilità ATM, 2022).
È stata la prima metropolitana italiana a essere inaugurata il 1 novembre 1964. Cento anni dopo quella londinese. Il primo convoglio parte da piazzale Lotto per raggiungere Sesto Marelli. Dopo 7 anni di lavori la M1 è finalmente attiva. Nello stesso anno iniziano i lavori della linea M2, la verde, che apre da Caiazzo a Cascina Gobba, alle porte di Milano, nel 1969.
La prima idea di metropolitana viene sfiorata dall’ingegner Carlo Mira, che nel 1857 propone di deviare le acque del Naviglio della Martesana per sfruttare l’alveo come ippovia.
Occorre attendere gli inizi del Novecento per assistere a un fiorire di proposte per sviluppare il trasporto pubblico del capoluogo:
– l’ingegner Sarre Borioli con il progetto ferroviario di 8 stazioni intorno alla città
– Evaristo Stefini, l’ingegnere elettrotecnico che aveva organizzato l’Esposizione Internazionale del Sempione a Milano nel 1906, propone nel 1912 di collegare Milano e Monza con una linea sotterranea
– l’architetto Carlo Broggi pensa di collegare Loreto a San Cristoforo
– l’ingegner Minorini pensa di mettere i tram sotto terra.
L’ingegner Sarre Borioli sintetizza così in un documento dell’epoca i progetti di costruzione di una rete metropolitana: “La sistemazione ferroviaria di Milano e la sua Metropolitana sono argomenti intimamente collegati al piano regolatore della città”.
Il Comune comprende l’urgenza della questione e invita ingegneri e architetti “all’altezza” a presentare un’idea per la realizzazione e gestione di una linea metropolitana.
Le scelte cadono su tre progetti presentati da Siemens, Edison, Aeg, Groupe d’etudes Chemin de Fer Métropolitan de Milan, Castiglioni e Candiani. Nel frattempo scoppia la prima guerra mondiale e tutto viene rimandato.
Nel 1923 Edison presenta nuovamente la candidatura al comune, ma venne rifiutata. Nuovi piani, nuovi progetti ma tutto resta fermo per mancanza di visione o semplicemente di denaro.
Il Secondo Conflitto mondiale ferma di nuovo tutti i lavori e solo nel 1952 il Comune delibera un progetto per la realizzazione di 4 linee. Per gestirlo nasce nel 1955 la società Metropolitana Milanese.
Verrà realizzata solo la M1.Il primo cantiere viene aperto il 4 maggio del 1958 in viale Monte Rosa. Lo studio di architettura di Franco Albini e Franca Helg disegna le stazioni della nostra linea rossa, mentre Bob Noordasi si occupa della segnaletica. Il lavoro gli valse il Compasso d’Oro.
Il 14 agosto del 1962 il primo collaudo (con un mitico tram) mentre la prima vettura della metropolitana entra in galleria il 10 dicembre. La tratta era da Lotto a Sesto Marelli con 21 stazioni.
Ci attende ora, oltre 60 anni dopo, l’inaugurazione della linea 4 o M4 con connessioni con la M1 “rossa” a San Babila, con la M2 “verde” a Sant’Ambrogio, con il Passante in piazzale Dateo e via Forlanini.
Un percorso in divenire che promette una città “connessa” e agile pronta per vivere un futuro mobile nella sostenibilità.
Foto copertina IG @maiorchina
Foto bianco e nero convoglio IG @milanotrasporti
Fonte: MilanocittàStato
Foto colori IG @datrains