Case strane a Milano
Milano è nota per i palazzi antichi e i grattacieli moderni, ma qua e là ci sono alcune chicche architettoniche che forse non tutti conoscono.
Iniziamo dalle case colorate del Villaggio Operaio di via Lincoln. Si trova tra Piazza Tricolore e Piazza Cinque Giornate ed è stato edificato alla fine dell’800. All’epoca l’area era dismessa, in seguito allo smantellamento della stazione ferroviaria di Porta Tosa (sostituita dalla Stazione Centrale). La cooperativa operaia Società Edificatrice Abitazioni Operaie (SEAO) acquistò l’intera area per realizzare una “città ideale”, composta da case decorose ad un prezzo accessibile, destinate agli operai della zona di Porta Vittoria.
Oggi è noto a tutti come il Quartiere Arcobaleno, per via dei colori accesi delle case, abbellite negli anni dagli abitanti stessi. In primavera il quartiere raggiunge il suo apice con la fioritura dei gelsomini.
In via Giambologna sorgono invece le due Case Tudor. Siamo in zona Navigli e queste abitazioni dall’architettura nordeuropea, non passano certo inosservate: una gialla e l’altra bianca, non hanno nessun attinenza con la città e la loro origine è incerta: si dice possano essere state realizzate da una coppia tedesca, amante dello stile medioevale. Quello che è certo è l’anno di costruzione, il 1920. La Case Tudor hanno già compiuto 100 anni…
In via Poerio (Città Studi), si trova la Casa 770. Si tratta di un edificio la cui storia nasce a Brooklyn, quando quello che possiamo definire l’edificio originale, venne acquistato dalla dinastia di ebrei ortodossi Lubavitcher come dimora per il rabbino Yoseph Yitzchok Schneerson in fuga dalle persecuzioni naziste: siamo negli anni della Seconda Guerra Mondiale e la casa diventa un simbolo particolarmente caro alla comunità ebraica.
Per questo motivo ne sono state realizzate delle copie identiche in giro per il mondo (in Canada, in Brasile, in Argentina e in Australia ad esempio).
Il Quartiere dei Giornalisti, offre la possibilità di vedere le famose case Igloo (via Lepanto). Sono otto in totale e sono state realizzate nell’immediato dopoguerra. Insieme a loro c’erano anche delle case a forma di fungo che furono demolite negli anni ’60. Il progetto è di Mario Cavallè, che prese spunto dalla moda americana dell’epoca di realizzare abitazioni circolari. Le case non sono grandi (circa 50 mq), ma hanno un fascino assolutamente unico!
In zona San Siro ci sono due distinte case che attirano l’attenzione dei passanti! La prima è La Casa delle Fate, che si trova in via degli Odescalchi. La struttura ricorda un castello del Nord Europa ed è amatissima soprattutto dai bambini, che la guardano con occhi sognanti perché tanto diversa da tutte le ville della zona.
Di tutt’altra architettura la Case a Tre Cilindri di via Gavirate, vicino a Piazzale Lotto. Ogni edificio è costituito da tre piani, disposti a triangolo e collegati da un elemento centrale vetrato, contenente le scale e gli ascensori. Nove gli appartamenti (più uno per il custode), di questa costruzione bizzarra, realizzata tra la fine degli anni ’50 e l’inizio degli anni ’60 del secolo scorso.
Milano così seria e composta, offre pezzi architettonici unici e particolari. Basta solo avere la pazienza di cercarli…
Crediti fotografici:
Immagine di copertina: elleluba Instagram
Case Tudor: milanonotizie.it
Casa 770: amilanopuoi
Case Igloo: Lorenzo Gerli
Casa delle Fate: milanosuitacchi
Casa a Tre Cilindri: Wikipedia