Dall’Arco della Pace alla Milano dell’ Expo…
L’Arco della Pace riporta alla Milano dell’800, quella della dominazione francese. Fu proprio Napoleone Bonaparte a pensare di realizzare un Arco di Trionfo all’inizio di Corso Sempione, la strada che portava verso Parigi. La storia andò un po’ diversamente e l’Arco venne terminato dagli austriaci (divenuti “padroni” di Milano), nel 1838. E dal 1915 il monumento è dedicato alla Pace tra le nazioni europee raggiunta nel 1815 con il congresso di Vienna.
Qualche decennio più tardi, lo spazio davanti all’Arco della Pace rientra nel grande progetto di riqualificazione del centro, che voleva collegare Piazza Duomo a Piazza Castello. Lo spazio tra il castello e l’Arco, divenne il Parco Sempione, pensato secondo il modello romantico dei parchi all’inglese.
È il 1894 quando il parco viene finito e pochi anni dopo diviene la sede principale di Expo Milano 1906.
Il tema dell’Esposizione Universale era dedicata ai trasporti, con festeggiamento speciale al termine dei lavori del traforo del Sempione (inaugurato nel febbraio del 1905).
In un’area complessiva di circa un milione di metri quadrati tra il parco e Piazza d’Armi, sorgevano padiglioni e altre strutture che coprivano circa 280 mila mq. L’ingresso alla manifestazione, posto al parco Sempione, riproduceva a dimensione naturale l’imbocco del nuovo tunnel del Sempione (su disegno dell’architetto Locati), attraverso il quale si poteva accedere alla mostra sul traforo del Sempione in cui erano stati ricostruiti con gesso, cartone, travature in ferro ed effetti scenici, i lavori e le condizioni ambientali in cui si erano svolti.
I due settori dell’esposizione erano collegati fra loro da una linea ferroviaria elevata.
Guardando le immagini dell’epoca è evidente quanto si puntasse alla spettacolarizzazione delle nuove tecnologie industriali. La città ereditò da quell’edizione l’Aquario e i padiglioni della Fiera Milano.
Milano in anni più recenti è stata nuovamente protagonista con Expo 2015, che ha lasciato in eredità l’Albero della Vita, che forse avrebbe avuto bisogno di una collocazione più centrale in città dopo la chiusura della manifestazione.
La nuova sede dell’Expo è Dubai, dove la manifestazione è iniziata il 1 ottobre, con un anno di ritardo a causa della pandemia, ed il cui tema principale è “Connecting Minds, Creating the Future” (“Connettere le Menti, Creare il Futuro”). 191 i paesi presenti, ognuno dei quali porterà il proprio pensiero sul tema trainante della manifestazione. Il Padiglione dell’Italia nasce da un progetto firmato da Carlo Ratti, Italo Rota, Matteo Gatto e F&M Ingegneria, il cui tema è “La bellezza che unisce le persone”.
La prossima settimana saremo in trasferta a Dubai e non mancheremo di visitare il padiglione, orgogliosi di portare il concetto di bellezza made in Italy in giro per il mondo.