Gae Aulenti: in dialogo con la bellezza
Icona del design e dell’architettura, Gae Aulenti è stata una delle figure più importanti del panorama italiano del XX secolo. Una donna tenace e poliedrica che ha lasciato un’impronta indelebile nella storia dell’arte per la sua continua sperimentazione dei linguaggi.
Ci piace ricordarla in occasione della Giornata dedicata alle Donne per i progetti straordinari, di respiro internazionale, che ha realizzato in Italia e nel mondo. Ma soprattutto per aver lasciato a Milano un tratto della sua straordinaria presenza.
Gli studi al Politecnico
Nata a Palazzolo dello Stella (UD) nel 1927, Gae Aulenti ha studiato architettura al Politecnico di Milano e successivamente si è trasferita a Parigi, dove ha lavorato con importanti architetti come Jean Prouvé e Pierre Lardin. In Francia, ha iniziato a lavorare come designer e architetto, collaborando con alcune delle maggiori aziende del settore.
Gae aulenti a Parigi
Il suo lavoro più famoso è probabilmente la ristrutturazione degli interni della Gare d’Orsay, l’ex stazione ferroviaria di Parigi, trasformata in un museo nel 1986. Il progetto ha richiesto un intervento massiccio – eppure rispettoso – di ristrutturazione dell’edificio, che era in stato di abbandono da decenni.
Aulenti ha saputo trasformare l’edificio – con riferimenti evidenti allo stile Neoliberty – in uno spazio culturale unico, grazie anche al suo stile inconfondibile, che ha combinato l’uso di materiali moderni con elementi storici.
Le opere dell’architetto Aulenti in Italia
In Italia Aulenti ha ristrutturato a metà degli anni Ottanta a Venezia Palazzo Grassi, allora di proprietà della Fiat, sede di mostre di particolare interesse artistico. Rimodernato nuovamente dall’architetto Tadao Ando nel 2000.
Alla fine degli anni Novanta a Gae Aulenti viene affidato il restauro delle Scuderie del Quirinale, di proprietà della Presidenza della Repubblica, che oggi ospitano ogni anno mostre ed eventi di rilevanza internazionale per la capitale. Qui l’architetto sceglie interventi reversibili, come le imponenti pareti in cartongesso, per rispettare la struttura originaria. Bellissima la vetrata da lei disegnata per aprire lo sguardo sulla città da uno dei colli romani più alti.
Nei primi anni del Duemila progetta e realizza la ristrutturazione del vecchio Palazzo delle Mostre di Torino, poi chiamato Palavela. Dopo anni di oblio trasforma l’edificio per ospitare la pista di pattinaggio in occasione dei Giochi Olimpici invernali del 2006.
Gae Aulenti a Milano
A Milano Gae Aulenti lascia il segno con opere urbanistiche che hanno cambiato la città.
Negli anni Novanta progetta la ristrutturazione di piazzale Luigi Cadorna, tra le principali piazze di Milano e importante snodo della mobilità urbana.
Foto: Giusy Baffi
La stazione di Cadorna ospita la metropolitana linee M1 e M2 e una stazione ferroviaria. All’esterno, nella piazza antistante, fermate di bus e tram.
L’intervento di Gae aulenti privilegia le persone – i pedoni – e realizza delle pensiline per proteggerli dal sole a dalla pioggia e accompagnarle all’ingresso della stazione. Al centro della piazza si erge poi l’installazione colorata di Claes Oldenburg e Coosje Van Bruggen che raffigura un ago attraversato da un filo colorato, simbolo dell’operosità milanese.
La firma di Gae Aulenti nel design
La firma di Gae Aulenti si trova anche su numerosi progetti di design. Il suo pezzo più celebre è sicuramente la famosa lampada da tavolo “Pipistrello” per la ditta italiana Martinelli Luce, che è diventata un’icona del design italiano.
Tra gli altri oggetti di design più famosi c’è poi la poltrona Sgarsul di Gae Aulenti, una poltrona a dondolo che ha contribuito a fare la storia del design made in Italy.
È stata anche docente all’Università degli Studi di Venezia e all’École Polytechnique Fédérale di Losanna diventando una figura di riferimento per i giovani architetti e designer italiani e internazionali.
Ha ricevuto numerosi premi per il suo lavoro, tra cui il Premio Compasso d’Oro nel 1984 e il Praemium Imperiale nel 1991 per essere stata uno degli architetti più versatili ed eclettici del Novecento.
L’occasione della sua ultima uscita pubblica era stato l’invito alla Triennale di Milano per ritirare la Medaglia d’oro alla carriera e alla fine dell’anno della sua morte viene inaugurata Piazza Gae Aulenti, nel cuore finanziario e più vivace della città, poco distante da Porta Garibaldi.
Disegnata dallo studio di architettura Pelli Clarke Pelli Architects e sviluppata dallo studio Coima Sgr, è diventata il simbolo della nuova Milano nel mondo.
Foto copertina: https://pin.it/5nZRFxp