La Torre Botanica
Milano sempre più alta. Presentato la scorsa settimana da Coima un progetto che prevede un restyling importante in via Melchiorre Gioia, con riqualifica del Pirellino, del ponte sospeso adiacente l’edificio e la nascita della Torre Botanica. La società ha acquistato nel 2019 il complesso di edifici di via Pirelli per 175 milioni di euro.
Coima, parlando del Pirellino (completamente vuoto dal 2015) spiega che “Il progetto prevede il mantenimento del carattere dell’edificio originario, aggiornandolo nella dotazione impiantistica e nelle performance energetiche e adeguandolo strutturalmente al fine di consentirne parametri adeguati di efficienza, risolvendo i limiti attuali e consentendo di considerare il riuso dell’edificio esistente rispetto all’alternativa di una demolizione e ricostruzione integrale”.
Il Ponte Sospeso
Il fiore all’occhiello della riqualifica sarebbe il ponte che cambierebbe destinazione d’uso diventando come da descrizione di Coima “un nuovo hub a servizio della città, uno spazio aperto per eventi, mostre ed esposizioni, con aree incontri e wellness dedicato ad essere un laboratorio sull’impatto climatico e ambientale, ed estensione della Biblioteca degli Alberi”. Grande impatto visivo (ma non solo) del ponte sarà data dalla Green House: una vera e propria serra della biodiversità dove vivere un’esperienza immersiva, educativa, interattiva e innovativa tra svariate specie vegetali.
La Torre Botanica come il Bosco Verticale
E poi c’è la Torre Botanica, che porta la firma di Stefano Boeri ed Elizabeth Diller, che richiama in qualche modo il Bosco Verticale. L’effetto dal render è quello di una stratificazione sovrapposta di piante stagionali.
Il progetto prevede la realizzazione di una torre residenziale con 1.700 metri quadrati di vegetazione distribuiti su più piani, che cambieranno il colore alla facciata con l’alternarsi delle stagioni. Secondo i progettisti si tratta di un vero e proprio polmone verde per la città, in grado di produrre 9 tonnellate di ossigeno l’anno e assorbire 14 tonnellate di anidride carbonica.
La Legge della discordia
Non mancano però le prime tensioni in Comune sulla fattibilità del progetto, che troverebbe i fondi per la realizzazione grazie alla Legge Regionale sulle volumetrie, che prevede la concessione di fondi per la riqualifica di edifici abbandonati. Proprio sulla costituzionalità della Legge si sono espressi l’Assessore all’Urbanistica Maran e la maggioranza Pd dichiarando “La legge sulle volumetrie della regione Lombardia è incostituzionale”. Si attendono sviluppi.