Le Officine del Volo e il restauro filologico
Milano riesce sempre a sorprendere anticipando i tempi. Così è successo con la straordinaria opera di restauro filologico dello storico complesso delle ex Officine Aeronautiche Caproni, oggi note come le Officine del Volo.
Nascono nel 2003 grazie a un poderoso intervento di restauro di un segmento della leggendaria fabbrica, la Caproni, divenuta nel dopoguerra il maggior produttore italiano di aerei.
Per questo la storia delle Officine del Volo si interseca anche con quella dell’aeroporto di Linate, nato come erede del primo aerodromo italiano, quello di Taliedo, nell’area oggi compresa tra via Salomone e Santa Giulia.
La zona era coperta di tigli e da qui il nome “tilletum”, poi Taliedo. Le cascine e gli edifici vennero demoliti per costruire hangar e piste di atterraggio e, con la Grande Guerra, l’aerodromo divenne un aeroporto militare.
Vi si insediarono quindi i maggiori costruttori di aerei legati all’allora nascente aeronautica militare. E tra questi anche le Officine Aeronautiche Caproni. Rappresentarono il più grande complesso di costruzioni aeronautiche del tempo: con 45.000 addetti, raggiunsero il 25% della produzione nazionale e il 40% delle esportazioni aeronautiche nel mondo.
Con l’inaugurazione del nuovo aeroporto di Linate nel 1937, Taliedo restò attivo per i voli privati e per la Caproni fino al 1949.
All’ingegner Caproni si deve la creazione di una sorta di villaggio industriale, realizzato per il benessere dei dipendenti e per favorire anche la loro formazione professionale. Nella struttura, oltre a cucine e fabbricati di servizio, si trovava già allora un asilo e l’OND, l’Opera Nazionale Dopolavoro: un centro ricreativo dedicato al tempo libero di chi lavorava alla Caproni.
Come poteva essere ripensata un’area così ben concepita? I lavori di recupero architettonico di una porzione della fabbrica, iniziati nel 2001 e durati due anni, sono opera dell’architetto Nicola Gisonda, fondatore e amministratore delle Officine del Volo.
Ogni spazio è stato ripensato con nuove funzionalità per creare un armonico passaggio di testimone tra una realtà produttiva straordinaria e memorabile e quella attuale che guarda al futuro con una concezione completamente nuova.
Gisonda sposa il concetto di restauro filologico di Camillo Boito (1836 –1914), architetto e importante esponente del restauro a livello nazionale ed internazionale della seconda metà dell’Ottocento. Punta a conservare il fascino di una storica architettura industriale milanese dei primi del ‘900 secondo il principio: “non abbattere e ricostruire, ma far rinascere”.
Nel restauro filologico delle Officine del Volo, che vengono inaugurate nel 2003, è stato conservato tutto ciò che era possibile conservare e recuperare, integrando elementi di design: la grande scala esterna in ferro, la recinzione in lamiera piegata di acciaio corten, l’ascensore in cristallo ed acciaio.
L’effetto è uno straordinario viaggio di sensazioni ed emozioni: dalla città operosa dell’industria aeronautica, alla metropoli più raffinata immersa nel lavoro, attraverso una creatività che unisce passato e presente verso il futuro.
Oggi le Officine del Volo sono uno spazio polifunzionale suggestivo in cui organizzare cene di gala e meeting, matrimoni e feste a sorpresa, ma anche fiere, sfilate e riprese televisive o shooting fotografici.
Il Best Event Award – Il festival italiano degli eventi e della live communication – nel 2016 le riconosce tra le migliori location per eventi in Italia.
Con i loro 1500mq, distribuiti su due livelli e tre sale Elice, Biplano, Monoplano – i cui loro nomi si rifanno al mondo dell’aeronautica – le Officine del Volo sono diventate a Milano uno spazio iconico riconosciuto a livello nazionale ed internazionale, dove vengono ospitate ogni anno dalle 10.000 alle 12.000 persone.
Copertina e immagini dal sito https://www.officinedelvolo.it/#home