Milano dei Navigli: città d’acqua
C’è ancora una Milano dei Navigli. A guardarla oggi non si direbbe. Così avveniristica, innovativa, proiettata nel futuro.
La Milano dei Navigli è quella storica, che risale al 300 d.C., quando il capoluogo lombardo era capitale dell’Impero Romano d’Occidente sotto l’Imperatore Massimiano Erculeo.
Proprio allora, lungo le mura difensive che circondavano quello che era poco più di un villaggio, scorreva il fossato alimentato dal fiume Seveso.
Il canale percorreva, immaginate, tutte le vie del centro, passando per la via della moda – Montenapoleone – le vie degli affari attorno al Duomo – Durini Verziere, via delle Ore – quella degli orefici – Paolo da Cannobbio – fino alla via della Borsa e del Castello – Corso Magenta, San Giovanni sul Muro e Cairoli.
Nel 1200 Bonvesin de la Riva con il suo “De Magnalibus Mediolani” descriveva una città attraversata da una fitta rete di canali che l’avevano resa prospera e dinamica.
Anche noi avevamo scritto, in senso più moderno, della bellezza della zona Navigli, quelli ancora oggi scoperti, che caratterizzano la Milano città d’acqua che unisce la movida della sera alla poesia del giorno scandita dalla lentezza dell’acqua e dai ponti in mattoni che la attraversano.
Milano dei Navigli è tornata al centro di un progetto ambizioso per riaprire quasi 8 chilometri di corsi oggi sotterranei che uniscono Cassina de’ Pomm in via Melchiorre Gioia con la Darsena.
Secondo il Presidente dell’associazione Riaprire i Navigli, Roberto Biscardini, occorre ampliare gli orizzonti e ragionare in ottica sistemica per la Lombardia. Nella regione abbiamo infatti 140 chilometri di navigli tra il lago di Como e il lago Maggiore per arrivare al fiume Ticino.
Anche Leonardo aveva contribuito a realizzare un meraviglioso sistema di navigli e conche che aveva fatto fiorire la città nel medioevo. Basti pensare ai marmi che dalla Val d’Ossola arrivavano a via Laghetto per la Veneranda Fabbrica del Duomo.
Oggi la Milano dei Navigli è quella più mondana dei locali tipici e della musica lounge, ma anche quella dei mercatini artigiani e delle vecchie botteghe che danno sapore alla tradizione meneghina.
Fonti: Viveremilano.info
Foto copertina e interna IG: @salvina_monti
Foto storica e confronto San Marco: Urbanfile