Milano e l’architettura al femminile
L’architettura, come la maggior parte delle professioni, non era un mestiere per donne. Le prime Architette laureate a Milano furono, nel 1928, Carla Maria Bassi, (Milano, 1906 – 1971) ed Elvira Luigia Morassi (Gorizia, 1903 – 2002).
Vale la pena citarle perché hanno fatto da apripista, hanno messo un segno tra il prima e il dopo, anche se perché alcune di loro potessero finalmente lasciare il segno nella storia dell’architettura, sarebbero dovuti passare decenni.
Nel giorno della Festa della Donna vogliamo raccontare alcune di queste donne straordinarie che hanno lasciato un segno indelebile nella città di Milano.
CINI BOERI
Maria Cristina Mariani Dameno in Boeri, nota a tutti come Cini Boeri è stata un Architetta di fama internazionale. Laureata al Politecnico di Milano nel 1951, inizia come allieva di Giò Ponti per poi aprire il suo Studio nel 1963. Premio Compasso d’Oro nel 1979 per l’iconico divano Strips per Arflex, esposto presso collezione permanente della Triennale di Milano, il MoMa di New York e in molti altri musei del mondo, ha lavorato per raggiungere qualcosa di meritevole che potesse migliorare la vita delle persone.
GAE AULENTI
Gae Aulenti è uno dei nomi simbolo dell’architettura milanese.
Laureata al Politecnico di Milano nel 1953, è stata un’architetta e una designer di fama internazionale: dalla lampada da tavolo Pipistrello, realizzata per Olivetti nel 1965, la sua carriera è stata un susseguirsi di progetti nazionali ed internazionali che lasceranno un segno indelebile in diverse parti del mondo. A Milano nel 2000 realizza la riqualificazione dell’arredo urbano di Piazzale Cadorna e la ridefinizione della facciata del palazzo sede delle Ferrovie Nord. L’opera Ago, Filo e Nodo che si trova nel centro del piazzale, realizzata dagli artisti Claes Oldenburg e Coosje van Bruggen, fu voluta proprio dalla Aulenti.
Un omaggio a Milano, con un forte richiamo alla laboriosità milanese.
A lei è stata intitolata la Piazza simbolo della nuova Milano, avvenuta con la riqualificazione di Porta Nuova. Piazza Gae Aulenti è stata inaugurata nel 2012, anno in cui morì.
ZAHA HADID
Zaha Hadid è stata la prima donna a vincere il Premio Pritzker, che equivale al Nobel per l’Architettura, nel 2004.
Nata a Baghdad nel 1950, diventa cittadina del mondo grazie al suo lavoro.
A Milano troviamo la sua firma nel quartiere di City Life. La Torre Hadid, per tutti “Lo Storto”, coi suoi 177 metri (192 se si contano anche i 15 mt dell’insegna Generali), è tra i grattacieli più alti della città e grazie alla sua forma particolare, ne è divenuto uno dei simboli.
Sempre suo il progetto delle Residenze Hadid, che coprono una superficie di 38000 metri quadri; i sette condomini sono disposti in due zone distinte, attraversate da un giardino pubblico e hanno varie altezze, dai 5 ai 13 piani.
Anche in questo caso la loro “foma a nave” li rende unici ed iconici. Un’architettura innovativa per Milano che anche grazie al suo intervento è diventata sempre più una città dal forte respiro internazionale.
YVONNE FARREL & SHELLEY McNAMARA
Yvonne Farrell e Shelley McNamara sono due le architette irlandesi che hanno realizzato nel 2008 il progetto per l’edificio dell’Università Bocconi di via Roentgen a Milano.
Vincitrici nel 2020 del Premio Pritzker, rappresentano il primo studio di architettura tutta al femminile a vincere il prestigioso premio.
KAZUYO SEJIMA & RYUE NISHIZAWA
Sono le due architette giapponesi, Kazuyo Sejima e Ryue Nishizawa che firmano il progetto per il nuovo Campus dell’Università Bocconi.
17.000 mq che si estendono nell’ex area della Centrale del Latte e che hanno ridato lustro ad una delle Università più prestigiose al mondo, che grazie alle linee morbide e trasparenti che oggi contraddistinguono il campus. L’intervento comprende un pensionato da 300 posti letto, i quattro edifici che costituiscono la nuova sede della SDA Bocconi School of Management e un centro sportivo polifunzionale. Questo spazio è dotato di due piscine (una delle quali olimpica da 50 metri, l’altra da 25), un’area fitness, un campo da basket/pallavolo e una running track al coperto. Le tribune riescono ad ospitare circa mille persone, suddivise tra piscina olimpica e campo da basket/pallavolo. estensione nell’area ex Centrale del Latte: entro il 2020 dovrebbe concludersi la costruzione del nuovo campus firmato dallo studio SANAA, fondato dalla coppia di architetti giapponesi Ryue Nishizawa e Kazuyo Sejima, premio Pritzker 2010.
Sono molte di più le architette che meriterebbero di essere raccontate, e che hanno fatto grandi cose. A tutte loro grazie per averci creduto, per aver abbattuto muri e pregiudizi e per aver dato alle nuove generazioni di donne, stimoli e possibilità che fino a pochi decenni fa erano assolutamente precluse. Buona Festa della Donna.
Immagine di copertina @domanin_photo