Scalo Farini, un progetto per cambiare Milano
La trasformazione di Milano continua. Con scalo Farini.
I sette scali ferroviari – Porta Romana, Porta Genova, Greco-Breda, Lambrate, Rogoredo, San Cristoforo e Farini – saranno oggetto di un’imponente riqualificazione urbana.
Sono questi i prossimi passi verso il 2030. Sette tappe per sette nuovi quartieri. Un totale di 1,2 milioni di metri quadrati da valorizzare.
Abbiamo già raccontato del Villaggio Olimpico dell’ex scalo Porta Romana. Pensato per ospitare nel 2026 atleti provenienti da ogni parte del mondo con il loro staff tecnico e assistenziale, è anche concepito per essere rimodulato. Diventerà a tutti gli effetti un nuovo quartiere abitativo con servizi annessi e una grande area verde.
Lo scalo Farini, che di tutti è il più esteso, avrà al centro un ampio parco di circa 300.000 mq. Un polmone verde al servizio dei cittadini e dell’intera città.
A COIMA SGR, società leader nella gestione patrimoniale di fondi di investimento, sono affidati 60.000 metri quadrati. Tutta la superficie dell’ex Dogana con affaccio su via Valtellina. Una porzione strategica, adiacente a Porta Garibaldi e Porta Nuova.
Qui, dove troverà la nuova sede anche l’Accademia di Brera, sorgeranno 2.500 appartamenti di edilizia residenziale sociale e convenzionata. Sono previsti inoltre spazi commerciali e uffici. E il 65% della superficie sarà destinato al verde.
Sono stati resi disponibili e condivisi sulle pagine del blog Urban File i rendering del progetto dello studio 3XN Architects, ancora in fase di approvazione.
Ciò che appare più evidente è la volontà di integrare spazi urbani – residenziali, commerciali ed espositivi – e aree naturali a beneficio del benessere degli abitanti.
Ad aggiudicarsi il concorso per la rigenerazione urbana degli scali di Farini e San Cristoforo è stato nel 2019 il progetto “Agenti Climatici”, di OMA, celebre studio di architettura olandese con sede a Rotterdam, e Laboratorio Permanente, di Nicola Russi e Angelica Sylos Labini.
A vincere è stata questa volta la visione ambientalista. Agenti Climatici immagina infatti due aree verdi che hanno come scopo principale mitigare gli effetti prodotti dalla vita cittadina ad alto impatto inquinante.
Foto copertina di Rossella De Amici