Teatro alla Scala: tempio della lirica, gioiello di Milano
Il Teatro alla Scala è una costante imperdibile del tour cittadino. Una tappa per il turista che visita il capoluogo lombardo.
Per i milanesi resta un gioiello architettonico, culla della lirica e testimone silenzioso di una grande tradizione musicale. Da oltre 200 anni ospita artisti di fama internazionale dell’opera, del balletto e della musica classica.
Stendhal, scrittore francese amante dell’arte e appassionato dell’Italia, lo descrisse come
“il più bel teatro al mondo […] È impossibile immaginare nulla di più grande, più solenne e nuovo”.
Non lontano da Piazza Cordusio, lo si raggiunge attraversando la Galleria Vittorio Emanuele da Piazza del Duomo. Sul lato destro della Cattedrale, osservando la facciata, dove oggi si trova Palazzo Reale, sorgeva l’originario Teatro Regio Ducale.
Un incendio lo rase al suolo e l’imperatrice Maria Teresa d’Austria sceglie Giuseppe Piermarini, architetto neoclassico, per edificarne uno nuovo e sfarzoso sull’area della Chiesa Santa Maria alla Scala. Da qui il nome.
L’inaugurazione risale al 1778, dopo soli due anni di cantiere, con la rappresentazione dell’opera “L’Europa Riconosciuta” di Antonio Salieri.
Tra le curiosità, si ricorda il fatto che la Scala di Milano è stato il primo teatro al mondo a essere illuminato con luce elettrica. Era il 1883, giorno della Prima della “Gioconda” di Ponchielli. Per l’occasione, dalla centrale Edison di Santa Radegonda, a poche centinaia di metri, arrivò la corrente che accese ben 2.450 lampadine.
Il teatro ha una disposizione a ferro di cavallo, con quattro ordini di gallerie e palchi. I palchi erano di singole famiglie benestanti che lo arredavano secondo gusti e status sociale.
Al centro un enorme lampadario con 365 lampadine sovrasta la platea.
I veri protagonisti del racconto del Teatro alla Scala di Milano sono stati gli artisti e i compositori che vi misero in scena le loro opere. Tra gli altri, si ricordano Toscanini, Rossini, Donizetti e Puccini. Ma il compositore maggiormente legato alla Scala resta Giuseppe Verdi, che con il Nabucco e la sua aria più nota Va Pensiero, si guadagnò la fama internazionale.
Nel recente restauro dell’architetto svizzero Mario Botta e dell’ingegnere Franco Malgrande del 2004 il teatro si rinnova con uno dei palcoscenici più moderni e avanzati dal punto di vista tecnologico.
La nuova macchina scenica può spostarsi fino a 18 metri in profondità e risalire fino a 4 metri di altezza dal normale livello visibile del palco.
Una sintesi di innovazione e tradizione com’è scritto nell’anima di Milano.
Foto di copertina fonte MiTomorrow – fotografo @raffaele.labbate
Foto facciata: @photophonico – Luca Bisceglia
Foto interno: @nico_m_photographie – Nicolas Meyer