La Triennale e la nascita del Made in Italy
Per raccontare la nascita della Triennale di Milano e comprenderne il significato occorre fare un salto a Monza.
È in questa città di provincia, nota per la sua Reggia, che si è tenuta per la prima volta nel 1923 la Biennale delle arti decorative.
L’Istituto superiore per le industrie artistiche, ISIA, aveva sede nell’ala meridionale della Villa Reale di Monza. L’esigenza era di esporre le opere degli allievi che frequentavano l’istituto scolastico.
Il piano di studio prevedeva corsi di plastica decorativa, ricamo, teoria tessile e tintoria, tessitura, decorazione, composizione, decorazione murale, ferro battuto, copia dal vero, ceramica, cultura storica e teorica, oreficeria. E perfino grafica pubblicitaria. Era il 1923.
La sera, per favorire gli scambi culturali e accrescere il livello degli studenti, si tenevano cicli di conferenze di cultura generale e concerti di musica.
Nasce quindi a Monza, sul modello di Parigi, come rassegna di arti decorative, la risposta della cultura all’incipiente tema dell’industrializzazione.
Nel 1933 l’esposizione viene trasferita a Milano. E la Biennale si trasforma in Triennale.
La sede? Il Palazzo dell’Arte di Giovanni Muzio, realizzato grazie alla volontà e al finanziamento di Antonio Bernocchi, un industriale tessile.
Lo scopo era di dare alla città di Milano una sede permanente per le Esposizioni internazionali di Arti decorative, che si svolgevano ogni tre anni.
Per creare interazione tra industria, mondo produttivo e arti applicate, la Triennale diventa così una sorta di generatore e catalizzatore di idee per l’innovativo ambiente italiano.
Vi partecipano artisti come Giorgio De Chirico, Mario Sironi, Massimo Campigli e Carlo Carrà esponendo loro opere.
Qui si trova dal 2007 il Museo del Design, il primo creato in Italia. Vi sono esposte ben 1600 opere che hanno fatto la storia del design italiano per eccellenza.
Un viaggio nel passato dal Dopoguerra agli inizi degli anni Ottanta, tra pezzi iconici del nostro design Made in Italy.
Ancora oggi svolge e promuove attività di ricerca e di esposizione. Nel campo dell’architettura, dell’urbanistica, delle arti decorative e visive, del design, dell’arte contemporanea, dell’artigianato, della produzione industriale, della moda, della comunicazione audiovisiva.
Da visitare gratuitamente anche il Giardino dedicato all’architetto Giancarlo De Carlo. Ospita opere di grandi artisti. I “Bagni Misteriosi” di Giorgio de Chirico realizzato per la XV edizione della Triennale. “Il Teatro dei Burattini” di Alessandro e Francesco Mendini e “Le Signore” di Gaetano Pesce.
Per capire Milano, la sua anima innovativa e lo slancio perenne verso il futuro, occorre passare di qui. A poche centinaia di metri dalla fermata della metropolitana Cadorna, adiacente al Parco Sempione.
Foto di copertina: ConosciMilano
Foto del libro di Guido Marangoni: @ennepotenza
Finestra di Giovanni Muzio: @spysil